Beatrice Stagnaro primo sigillo tricolore: è medaglia d’oro nel lancio del disco ai Campionati Italiani Cadetti

Campionati Italiani Cadetti 2024 | 5/6.010.2024, Caorle (VE) | Foto: Francesca Grana/FIDAL

Era nell’aria già da qualche settimana, ma si sa, ogni gara è storia a sé e va vissuta fino alla fine. Sabato scorso a Caorle, in occasione dei Campionati Italiani Cadetti, la giovane lanciatrice dell’Atletica Avis Macerata, Beatrice Stagnaro, non ha avuto rivali nella gara del lancio del disco cadette.
Forte della migliore prestazione italiana stagionale ottenuta a Pesaro a metà settembre con metri 44.59 (a 32 cm dalla Miglior Prestazione Italiana Cadette), nonostante i 15 anni ancora da compiere, Beatrice è scesa in pedana con la tranquillità che la contraddistingue e ha ipotecato la gara già al primo turno con un lancio da 41.85, oltre 4 metri dal record della seconda in classifica. Il sigillo arriva poi al terzo turno, con un lancio di metri 43.70, molto vicino al suo personale.
La classifica finale vede la Stagnaro sul gradino più alto del podio seguita dalla laziale Arianna Filipponi, seconda con 37.38, mentre il terzo posto va alla piemontese Matilde Cecati con 35.07.
Con il suo 43.70, Beatrice stabilisce anche il Record dei Campionati Italiani Cadetti, superando il 43.17 di Elena Varriale (Toscana) datato 2014.

Campionati Italiani Cadetti 2024 | 5/6.010.2024, Caorle (VE) | Foto: Francesca Grana/FIDAL

Grande soddisfazione per l’Atletica Avis Macerata che dopo 14 anni torna sul gradino più alto del podio, dopo l’oro di un altro lanciatore, il giavellottista Emanuele Salvucci.
Beatrice ha iniziato atletica circa due anni fa, sotto la guida tecnica di Massimo Mozzoni, emergendo in varie discipline, tanto che il suo percorso la stava avvicinando alle prove multiple in cui era seguita anche dal papà Michele e dallo zio Emanuele. Ma è nel disco che già nel 2023 Beatrice trova le prime soddisfazioni, conquistando il bronzo ai Campionati Italiani Cadetti già al primo anno di categoria.
Nel 2024, per problemi fisici, la preparazione si sposta tutta nel disco e grazie alla collaborazione con l’ex azzurro Nazzareno Di Marco, ascolano in forza alle Fiamme Oro che la segue ad Ascoli Piceno un paio di volte a settimana, sono arrivati i progressi che l’hanno portata a questi risultati. Da aggiungere che Beatrice è seconda nella Graduatoria italiana stagionale del lancio del peso, dove vanta un personale di metri 13.20 ottenuto sempre a Pesaro ai Campionati Regionali Cadetti.

Beatrice Stagnaro

Foto allegate
Beatrice Stagnaro
Beatrice Stagnaro2 – Foto Francesca Grana/FIDAL
Podio – Foto Francesca Grana/FIDAL

Un altro traguardo importante raggiunto con interessanti prestazioni nella Finale Nazionale Allievi Allieve di Agropoli

Paestum – I templi
Paestum – I templi 2

Siamo vicini alla fine della stagione agonistica su pista e l’Atletica AVIS Macerata rientra da Agropoli con le squadre maschile e femminile protagoniste nella Finale Nazionale del Campionato di società Centro-Sud delle categorie allievi e allieve, con ottimi risultati che segnalano la crescita di un bel movimento di under 18 che fa sognare per la prossima stagione. Unico club delle Marche qualificato in questa sede con le due formazioni.
Gli avisini hanno ottenuto un valido quarto posto in classifica grazie alle belle vittorie di Pietro Vespertilli nei m. 800 corsi in 2’02”42, con un importante quinto posto nei 400 in 53”19, e con il successo nella gara dei m. 1500 di Marsel Provenziani in 4’15”11. I due bianco-rossi hanno poi portato sul podio la forte staffetta 4 x 400 che con Andrea Marchionni e Saliou Serigne Fall si è aggiudicata il bronzo in 3’36”90.

4×400 M. – Pietro Vespertilli Marsel provenziani Saliou Fall Andrea Marchionni
Pietro Vespertilli

Due volte a medaglia Simone Falcetta nelle gare del getto del peso al secondo posto in 13”76 e al terzo nel lancio del martello in 39,97, personal best in entrambe le gare. Al secondo posto nei m. 3000 Nicolò Rubini, una sicurezza nella specialità, con 9’14”13.
Si è ben difeso Samuele Montagnese quarto nella gara di marcia in 29’45”90.
In grande forma Riccardo Mozzoni quinto nel salto in alto, dove si è migliorato fino a m. 1,75, e sesto posto nei 110 ostacoli in 15”81, record personale anche in questa specialità.
Sesto Andrea Marchionni nei 200 metri corsi in 23”65, personale sulla distanza anche per lui, e bravo staffettista della 4 x 100 con Riccardo Mozzoni, Alberto Tabarretti e Filippo Greghini decima in 46”75.
Sesto anche Angelo Vecchi nella difficile gara dei 2000 siepi dove si è migliorato in 6’49”17
Bravo anche Alberto Tabarretti settimo nei 400 ostacoli corsi in 1’00”27 del suo personale.
Decimo Simone Perugini sia nel lungo che nel triplo rispettivamente in m. 5,34 e 11,33.
Undicesimo Filippo Greghini nei 100 metri sceso a 11”86.

Fra le allieve brava Bianca Sulzer seconda nei 100 ostacoli in 15”58 ma che ha portato punti preziosi anche nell’asta quarta in 2,60 e nella staffetta 4 x 100 insieme a Aldana Sharypbekpva, Mariachiara Cacciolari e Beatrice Cippitelli quinta con 52”57.

4×100 F. – Aydana Sharipbekova Mariachiara Cacciolari Beatrice Cippitelli
Bianca Sulzer

Terza Irene Ippoliti nei m. 400 e quarta negli 800 rispettivamente in 1’03”43 e 2’29”75, con un bel bronzo anche nella staffetta 4 x 400 insieme a Giusy Maiolati, Beatrice Cippitelli e Giorgia Vitali in 4’21”42: quest’ultima si è aggiudicata anche il nono posto nei m. 100 piani in 13”91.
Bel terzo posto anche per di Sofia Romagnoli nella gara dei m. 3000 corsi in 11’20”46-
Sesta Beatrice Cippitelli nei 400 ostacoli in 1’11”09.
Settima Elisabetta Deboni nel salto in lungo con m. di 4,38. e ottava Mariachiara Cacciolari sia nei m. 200 che nel getto del peso con 28”15 e m. 7,15.
Stesso piazzamento per Chiara Bocci nei m. 1500 in 5’33”61 e Giusy Maiolati nel lancio del giavellotto con 16,17.
Ottava anche Irene Della Ceca nel salto triplo con 9,23 e decima nell’alto con m. 1,35.
Al nono posto la squadra femminile che ha incontrato più difficoltà in classifica perché tante avisine sono ancora al primo anno di categoria.

. Foto Maurizio Iesari

Franco Lorenzetti

Sofia Romagnoli
Simone Falcetta
Beatrice Cippitelli
Samuele Montagnese
Irene Ippoliti
Riccardo Mozzoni
Niccolò Rubini
Marsel Provenziani
Angelo Vecchi
Andrea Marchionni
4×400 F. – Giorgia Vitali Irene Ippoliti Giusy Maiolati Beatrice Cippitelli

 

Ottimi risultati nella Finale Nazionale Assoluta Bronzo a Livorno

Le Squadre Maschile e femminili dell’Atletica Avis Macerata alla Finale Bronzo dei CDS Assoluti

L’Atletica AVIS Macerata ha disputato a Livorno la Finale Nazionale dei Campionati di società assoluti su pista, unica formazione delle Marche a qualificarsi in questa sede sia con la formazione maschile che femminile.
Le squadre, capitanate dal Presidente Fabio Romagnoli, hanno raggiunto un importante settimo posto in entrambe le classifiche guadagnando l’accesso al Club Challenge per il 2025. Per le ragazze cinque preziose vittorie con Eleonora Vandi grande protagonista sia negli 800 che nei 1500 metri che si aggiudicata le due prove con grande autorevolezza con gare tattiche e gran finale, rispettivamente con 2’10”80 e 4’39”00. Preziosa anche la sua ultima frazione nella staffetta 4 x 400 che ha portato al nono posto in 4’10”09 insieme a Paparelli Meskerem- Anna Mengarelli e Beatrice Cippitelli

Eleonora Vandi

Di grande spessore le prove della forte velocista Ilenia Angelini in prestito dal Centro Sportivo Esercito e ASA Ascoli, prima classificata sia nei m. 100 m. che nei 200 in 11”82 e 24”47, prestazioni di notevole livello con le quali ha dimostrato il suo valore anche nell’affrontare manifestazioni di squadra.

Rachele Tittarelli

Puntuale Rachele Tittarelli nella gara di salto con l’asta dove con m. 3.30 si è aggiudicata l’importante prova della finale.
Brava Chiara Marangoni ai piedi del podio nel lancio del disco con m. 34,48 e nona nel lancio del giavellotto con il nuovo personale di m. 30,68.
Ottimo quarto posto anche di Anita Cavalaglio che ha sfiorato il personale nel lancio del martello in m. 43.17 ed è stata undicesima nel peso con 7,66.
Doppio impegno per Chiara Fucelli sesta nei 3000 siepi e ottava nei 5000 rispettivamente in 11’48”39 e 19’06”81.
Nei salti in estensione Serena Mazzoni sesta nel triplo in 11,67 e ottava 5,40 nel lungo.
Settima Federica Tomassini nel salto in alto con la misura di m. 1,50.
Ottava posizione per Beatrice Cippitelli nei 400 ostacoli corsi in 1’10”02.
Nono posto per Francesca Cinella nella gara di marcia dei 5 km. in 28’29”45.
Buona prova di Bianca Sulzer nella gara dei 100 ostacoli, gara dove l’avisina ha dovuto affrontare la specialità con ostacolo olimpico da m. 0,84, più alto rispetto a quello della sua categoria, ottenendo un prezioso decimo posto in 16”64.
Stesso piazzamento nella staffetta femminile 4 x 100 con la formazionei Bianca Sulzer- Beatrice Cippitelli – Anna Mengarelli e Paparello Meskerem, decima in 52”13. La Paparello ha poi affrontato i 400 pianii in 1’03”91 ottenendo la undicesima posizione.

Chiara Marangoni
Anita Cavalaglio
Ilenia Angelini
Gruppo CDS Assoluto Finale Bronzo Maschile e Femminile

Nella squadra maschile di ottimo livello la vittoria di Gregorio Giorgis nel lancio del martello con l’ importante misura di 59,88.
Colonna della squadra ancora una volta è stato Giovanni Faloci che ha battagliato per le posizioni di vertice sia nel lancio del disco con m. 54,26 dove ha guadagnato un bronzo e quarto posto nel getto del peso con m.15,43, in specialità di notevole livello tecnico.

Giovanni Faloci
Gregorio Giorgis

Il giovane Federico Vitali non è stato da meno con un combattuto terzo posto nei m. 800 in 1’51”92 e quarto nei m. 400 in 48”30, prestazioni fondamentali per la classifica di squadra.
Reduce dalle Parolimpiadi di Parigi ha voluto portare il suo prezioso contributo anche Ndiaga Dieng nei m. 1500 corsi in 4’00”34 con un significativo quarto posto.
Doppio impegno anche per Gabriele Bondi quarto nel salto con l’asta con m. 4,40 e nono nel salto in alto con m. 1,80.
L’intramontabile Lorenzo Angelini ha dato il suo contributo in tre specialità: quarto nei 100 piani in 10”94, ottavo nei 200 22”48 e nella staffetta 4 x 400 dove insieme a Ndiaga Dieng, Matteo Vitali e Federico Vitali ha ottenuto un prezioso quinto posto in 3’16”74.
Prestazioni di livello quelle di Mattia De Angelis, in prestito dall’ASA Ascoli, che si è espresso in m. 6,80 nel lungo e 14,79 nel triplo, al quinto posto in entrambe le specialità.
Bravo Giovanni Stella Fagiani nel giavellotto con un lancio a 47,77 con cui ha agguantando il settimo posto.
Ottavo Sebastiano Compagnucci nei 110 ostacoli corsi in 15”75 All’ottavo posto anche la staffetta 4 x 100 composta da Michele Calcagni, Francesco Perticarini, Matteo Vitali e Sebastiano Compagnucci in 43”52.
Samuele Montagnese è stato nono nella gara di marcia sempre sui 5 km in 29’28”81. Decimo Marco Pallotta nei 3000 siepi in 10’15”32 e stessa posizione per Leonardo Storani che ha corso i 5000 in 15’23”95. Undicesimo Simone Coppari nei 400 ostacoli in 1’04”29.

Ndiaga Dieng
Mattia De Angelis
Federico Vitali

 

Foto Maurizio Iesari
Franco Lorenzetti

MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA

 

Il presente modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva è redatto dall’ ASD ATLETICA AVIS MACERATA (MC004) come previsto dal comma 2 dell’articolo 16 del D.Lgs.39/2021 e utilizzando le linee guida pubblicate dall’ENTE di Promozione Sportiva F.I.D.A.L. (Federazione Italiana Atletica Leggera).

Si applica a chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività dell’ asd ATLETICA AVIS MACERATA (MC004), indipendente dalla disciplina sportiva praticata; ha validità quadriennale dalla data di approvazione e deve essere aggiornato ogni qual volta necessario al fine di recepire le eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali emanati dal CONI, le eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del C.O.N.I. e le raccomandazioni dell’Osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding.

L’obiettivo del presente modello è quello di promuovere una cultura e un ambiente inclusivo che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i soci/tesserati/e, in particolare i minori, e garantiscano l’uguaglianza e l’equità, nonché valorizzino le diversità, tutelando al contempo l’integrità fisica e morale di tutti.

Il presente modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva deve essere pubblicato sul sito dell’ASD, affisso nella sede della medesima nonché comunicato al Responsabile Safeguarding dell’ENTE di Affiliazione insieme alla nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding) dall’ASD.

Il presente modello integra e non sostituisce il Regolamento per la tutela dei soci/tesserati/e dagli abusi e dalle condotte discriminatorie dell’ENTE / Federazione di Affiliazione.

Diritti e doveri

 A tutti i soci e/o tesserati/e sono riconosciuti i diritti fondamentali:

–   a un trattamento dignitoso e rispettoso in ogni rapporto, contesto e situazione in ambito associativo;

–   alla tutela da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva;

–   a che la salute e il benessere psico-fisico siano garantiti come prevalenti rispetto a ogni risultato sportivo.

Coloro che prendono parte, a qualsiasi titolo e in qualsiasi funzione e/o ruolo, all’attività sportiva, in forma diretta o indiretta, sono tenuti a rispettare tutte le disposizioni e le prescrizioni a tutela degli indicati diritti dei soci/tesserati/e.

I tecnici, i dirigenti, i soci/tesserati/e sono tenuti a conoscere il presente modello, il Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione e il Regolamento per la tutela dei soci/tesserati/e dagli abusi e dalle condotte discriminatorie dell’ENTE di Affiliazione.

Prevenzione e gestione dei rischi

Comportamenti rilevanti

 Ai fini del presente modello, costituiscono comportamenti rilevanti:

–   l’abuso psicologico: qualunque atto indesiderato, tra cui la mancanza di rispetto, il confinamento, la sopraffazione, l’isolamento o qualsiasi altro trattamento che possa incidere sul senso di identità, dignità e autostima, ovvero tale da intimidire, turbare o alterare la serenità di soci/tesserati/e, anche se perpetrato attraverso l’utilizzo di strumenti digitali;

–   l’abuso fisico: qualunque condotta consumata o tentata (tra cui botte, pugni, percosse, soffocamento, schiaffi, calci o lancio di oggetti), che sia in grado in senso reale o potenziale di procurare direttamente o indirettamente un danno alla salute, un trauma, lesioni fisiche o che danneggi l’integrità psicofisica del soggetto. Tali atti possono anche consistere nell’indurre un socio/a/tesserato/a a svolgere (al fine di una migliore performance sportiva) un’attività fisica inappropriata oppure forzare ad allenarsi atleti ammalati, infortunati o comunque doloranti. In quest’ambito rientrano anche quei comportamenti che favoriscono il consumo di alcool, di sostanze comunque vietate da norme vigenti o le pratiche di doping;

–   la molestia sessuale: qualunque atto o comportamento indesiderato e non gradito di natura sessuale, sia esso verbale, non verbale o fisico che comporti fastidio o disturbo. Tali atti o comportamenti possono anche consistere nel rivolgere osservazioni o allusioni sessualmente esplicite, nonché richieste indesiderate o non gradite aventi connotazione sessuale, ovvero telefonate, messaggi, lettere od ogni altra forma di comunicazione a contenuto sessuale, anche con effetto intimidatorio, degradante o umiliante;

–   l’abuso sessuale: qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale, senza contatto o con contatto, e considerata non desiderata, o il cui consenso è costretto, manipolato, non dato o negato. Può consistere anche nel costringere un tesserato a porre in essere condotte sessuali inappropriate o indesiderate, o nell’osservare il tesserato in condizioni e contesti non appropriati;

–   la negligenza: il mancato intervento di un dirigente, tecnico o qualsiasi socio/a/tesserato/a, anche in ragione dei doveri che derivano dal suo ruolo, il quale, presa conoscenza di uno degli eventi, o comportamento, o condotta, o atto di cui al presente modello, omette di intervenire causando un danno, permettendo che venga causato un danno o creando un pericolo imminente di danno. Può consistere anche nel persistente e sistematico disinteresse, ovvero trascuratezza, dei bisogni fisici e/o psicologici del socio/a/tesserato/a;

–   l’incuria: a mancata soddisfazione delle necessità fondamentali a livello fisico, medico, educativo ed emotivo;

–   l’abuso di matrice religiosa: l’impedimento, il condizionamento o la limitazione del diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico il culto purché non si tratti di riti contrari al buon costume;

–   il bullismo, il cyberbullismo: qualsiasi comportamento offensivo e/o aggressivo che un singolo individuo o più soggetti possono mettere in atto, personalmente, attraverso i social network o altri strumenti di comunicazione, sia in maniera isolata, sia ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di uno o più soci/tesserati/e con lo scopo di esercitare un potere o un dominio sul socio/a/tesserato/a. Possono anche consistere in comportamenti di prevaricazione e sopraffazione ripetuti e atti ad intimidire o turbare un tesserato che determinano una condizione di disagio, insicurezza, paura, esclusione o isolamento (tra cui umiliazioni, critiche riguardanti l’aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performance sportiva, diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima);

–   i comportamenti discriminatori: qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire un effetto discriminatorio basato su etnia, colore, caratteristiche fisiche, genere, status socio economico, prestazioni sportive e capacità atletiche, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.

I comportamenti rilevanti possono verificarsi in qualsiasi forma e modalità, comprese quelle di persona e tramite modalità informatiche, sul web e attraverso messaggi, e-mail, social network e blog.

Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni

 L’Associazione nomina un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding), con lo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui soci e/o tesserati/e nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi.

Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding), dovrà essere soggetto autonomo e possibilmente indipendente dalle cariche sociali e da rapporti con gli allenatori e i tecnici, verrà selezionato tra i soggetti con abbiano esperienza nel settore, competenze comunicative e capacità di gestione delle situazioni delicate. Dovrà essere opportunamente formato e partecipare ai seminari informativi organizzati dall’ENTE di Affiliazione.

Prima della nomina andrà acquisito il certificato del casellario giudiziale. Non può essere, infatti, designato come responsabile chi ha subito una condanna penale anche non definitiva per reati non colposi.

In ogni caso, il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding) all’interno dell’ASD sportive svolge funzioni di vigilanza circa l’adozione e l’aggiornamento dei modelli e dei codici di condotta, nonché di collettore di eventuali segnalazioni di condotte rilevanti ai fini delle politiche di safeguarding, potendo svolgere anche funzioni ispettive.

Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding) sarà tenuto a sensibilizzazione i membri dell’associazione sulle questioni di safeguarding e sarà tenuto a collaborare con le autorità competenti.

Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding) dovrà definire e pubblicizzare i canali di comunicazione chiari per i membri dell’associazione sportiva per segnalare casi di abuso o maltrattamento e stabilire le procedure per la registrazione e la gestione delle segnalazioni ricevute.

Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding) dovrà garantire la confidenzialità e la riservatezza delle informazioni riguardanti casi di abuso o maltrattamento essendo tenuto a trattare le informazioni sensibili in modo riservato e nel rispetto della privacy delle persone coinvolte.

Il Consiglio Direttivo potrà sospendere o rimuovere il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding) in caso di mancata conformità ai requisiti o di violazione delle politiche dell’associazione relative alla protezione dei minori.

Uso degli spazi dell’Associazione

 Deve essere sempre garantito l’accesso ai locali e agli spazi in gestione o in uso all’Associazione durante gli allenamenti e le sessioni prova di tesserati e tesserate minorenni a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura degli atleti e delle atlete ovvero a loro delegati. Presso le strutture in gestione o in uso all’Associazione devono essere predisposte tutte le misure necessarie a prevenire qualsivoglia situazione di rischio.

Durante le sessioni di allenamento o di prova è consentito l’accesso agli spogliatoi esclusivamente agli atleti e alle atlete dell’ASD.

Durante le sessioni di allenamento o di prova non è consentito l’accesso agli spogliatoi a utenti esterni o genitori/accompagnatori, se non previa autorizzazione da parte di un tecnico o dirigente e, comunque, solo per eventuale assistenza a tesserati e tesserate sotto i 6 anni di età o con disabilità motoria o intellettivo/relazionale.

In caso di necessità, fermo restando la tempestiva richiesta di intervento al servizio di soccorso sanitario qualora necessario, l’accesso all’infermeria è consentito al medico sociale o, in caso di manifestazione sportiva, al medico di gara o, in loro assenza, a un tecnico formato sulle procedure di primo soccorso esclusivamente per le procedure strettamente necessarie al primo soccorso nei confronti della persona offesa. La porta dovrà rimanere aperta e, se possibile, dovrà essere presente almeno un’altra persona (atleta, tecnico, dirigente, collaboratore, etc.).

Trasferte

 In caso di trasferte che prevedano un pernottamento, agli atleti dovranno essere riservate camere, eventualmente in condivisione con atleti dello stesso genere, diverse da quelle in cui alloggeranno i tecnici, i dirigenti o altri accompagnatori, salvo nel caso di parentela stretta tra l’atleta e l’accompagnatore.

Durante le trasferte di qualsiasi tipo è dovere degli accompagnatori vigilare sugli atleti accompagnati, soprattutto se minorenni, mettendo in atto tutte le azioni necessarie a garantire l’integrità fisica e morale degli stessi ed evitare qualsiasi comportamento rilevante ai fini del presente modello.

Tutela della privacy

 A tutti gli atleti (o esercenti la potestà genitoriale), i tecnici, i dirigenti, i collaboratori e i soci e/o tesserati/e dell’Associazione all’atto dell’iscrizione/tesseramento, e comunque ogni qualvolta venga effettuata una raccolta di dati personali, deve essere sottoposta l’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Europeo 679/2016 (GDPR).

I dati raccolti devono essere gestiti e trattati secondo le modalità descritte nel suddetto Regolamento e comunque solo sulla base della necessità all’esecuzione del contratto di cui gli interessati sono parte, all’adempimento di un obbligo legale o sulla base del consenso.

In particolare, le categorie particolari di dati personali (quali l’origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l’appartenenza sindacale, nonché dati genetici, dati biometrici intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o all’orientamento sessuale della persona) possono essere trattate solo previo libero ed esplicito consenso dell’interessato, manifestato in forma scritta, salvi i casi di adempimento di obblighi di legge e regolamenti.

La documentazione, sia cartacea, sia digitale, raccolta dall’ASD contenente dati personali dei tesserati, fornitori od ogni altro soggetto, deve essere custodita garantendo l’inaccessibilità alle persone non autorizzate al trattamento dei dati. In caso di perdita, cancellazione, accidentale divulgazione, data breach, eccetera, deve essere data tempestiva comunicazione all’interessato e, contestualmente, al titolare del trattamento dei dati personali. Deve essere data tempestiva comunicazione anche all’autorità Garante per la protezione dei dati personali, se la violazione dei dati personali comporta un rischio per i diritti e le libertà delle persone fisiche.

Tutte le persone autorizzate al trattamento dei dati personali devono essere adeguatamente formate e devono mettere in atto tutti i comportamenti e le procedure necessarie alla tutela dei dati personali degli interessati, soprattutto di quelli rientranti nelle categorie particolari di dati personali.

Inclusività

 L’ASD garantisce a tutti i propri soci/tesserati/e e ai soci/tesserati/e di altre associazioni e società sportive dilettantistiche pari diritti e opportunità, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.

L’ASD si impegna, anche tramite accordi, convenzioni e collaborazioni con altre associazioni o società sportive dilettantistiche, a garantire il diritto allo sport agli atleti con disabilità fisica o intellettivo-relazionale, integrando suddetti atleti, anche tesserati per altre associazioni o società sportive dilettantistiche, nel gruppo di atleti tesserati per l’ASD loro coetanei.

L’ASD si impegna a garantire il diritto allo sport anche agli atleti svantaggiati dal punto di vista economico o famigliare, favorendo la partecipazione di suddetti atleti alle attività dell’associazione anche mediante sconti delle quote di tesseramento e/o mediante accordi, convenzioni e collaborazioni con enti del terzo settore operanti sul territorio e nei comuni limitrofi.

Contrasto dei comportamenti lesivi e gestione delle segnalazioni dei comportamenti lesivi

 In caso di presunti comportamenti lesivi, da parte di soci/tesserati/e o di persone terze, nei confronti di altri soci/tesserati/e, soprattutto se minorenni, deve essere tempestivamente segnalato al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding) tramite comunicazione a voce o via posta elettronica all’indirizzo e-mail: safeguardingatleticaavis@gmail.com . Le chiavi di accesso a tale indirizzo email saranno in possesso esclusivamente del Responsabile.

In caso dei suddetti comportamenti lesivi, se necessario, deve essere inviata segnalazione al Garante per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie – Safeguarding Office dell’ENTE di Affiliazione.

In caso di gravi comportamenti lesivi l’Associazione deve notificare i fatti di cui è venuta a conoscenza alle forze dell’ordine.

L’ASD deve garantire l’adozione di apposite misure che prevengano qualsivoglia forma di vittimizzazione secondaria dei tesserati che abbiano in buona fede:

–   presentato una denuncia o una segnalazione;

–   manifestato l’intenzione di presentare una denuncia o una segnalazione;

–   assistito o sostenuto un altro socio/a/tesserato/a nel presentare una denuncia o una segnalazione;

–   reso testimonianza o audizione in procedimenti in materia di abusi, violenze o discriminazioni;

–   intrapreso qualsiasi altra azione o iniziativa relativa o inerente alle politiche di safeguarding.

Sistema disciplinare e meccanismi sanzionatori

 A titolo esemplificativo e non esaustivo, i comportamenti sanzionabili possono essere ricondotti a:

–   mancata attuazione colposa delle misure indicate nel Modello e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione);

–   violazione dolosa delle misure indicate nel presente modello e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione), tale da compromettere il rapporto di fiducia tra l’autore e l’ASD in quanto preordinata in modo univoco a commettere un reato;

–   violazione delle misure poste a tutela del segnalante;

–   effettuazione con dolo o colpa grave di segnalazioni che si rivelano infondate;

–   violazione degli obblighi di informazione nei confronti dell’ASD;

–   violazione delle disposizioni concernenti le attività di informazione, formazione e diffusione nei confronti dei destinatari del presente modello;

–   atti di ritorsione o discriminatori, diretti o indiretti, nei confronti del segnalante per motivi collegati, direttamente o indirettamente, alla segnalazione;

–   mancata applicazione del presente sistema disciplinare.

Le sanzioni comminabili sono diversificate in ragione della natura del rapporto giuridico intercorrente tra l’autore della violazione e l’ASD, nonché del rilievo e gravità della violazione commessa e del ruolo e responsabilità dell’autore. Le sanzioni comminabili sono diversificate tenuto conto del grado di imprudenza, imperizia, negligenza, colpa o dell’intenzionalità del comportamento relativo all’azione/omissione, tenuto altresì conto dell’eventuale recidiva, nonché dell’attività lavorativa svolta dall’interessato e della relativa posizione funzionale, gravità del pericolo creato, entità del danno eventualmente creato, presenza di circostanze aggravanti o attenuanti, eventuale condivisione di responsabilità con altri soggetti che abbiano concorso nel determinare l’infrazione, unitamente a tutte le altre particolari circostanze che possono aver caratterizzato il fatto.

Il presente sistema sanzionatorio deve essere portato a conoscenza di tutti i destinatari del Modello Organizzativo attraverso i mezzi ritenuti più idonei dall’ASD.

Sanzioni nei confronti dei collaboratori retribuiti

 I comportamenti tenuti dai collaboratori retribuiti in violazione delle disposizioni del presente modello, inclusa la violazione degli obblighi di informazione nei confronti dell’ASD, e della documentazione che ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione) sono definiti illeciti disciplinari.

Nei confronti dei collaboratori retribuiti, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:

1- richiamo verbale per mancanze lievi;

2- ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto 1;

3- multa in misura non eccedente l’importo di 5 ore di retribuzione;

4- sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un massimo di giorni 15;

5- risoluzione del contratto e, in caso di collaboratore socio/a/tesserato/a dell’ASD, radiazione dello stesso.

Ai fini del precedente punto:

  1. Incorre nel provvedimento disciplinare del richiamo verbale per le mancanze lievi il collaboratore che violi, per mera negligenza, le procedure aziendali, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione o adotti, nello svolgimento di attività sensibili, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel presente modello, qualora la violazione non abbia rilevanza esterna.
  2. Incorre nel provvedimento disciplinare dell’ammonizione scritta il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile il richiamo verbale e/o violi, per mera negligenza, le procedure aziendali, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione o adotti, nello svolgimento di attività nelle aree a rischio, un comportamento non conforme alle prescrizioni contenute nel presente modello, qualora la violazione abbia rilevanza esterna.
  3. Incorre nel provvedimento disciplinare della multa non eccedente l’importo di 5 ore della normale retribuzione il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile l’ammonizione scritta e/o, per il livello di responsabilità gerarchico o tecnico, o in presenza di circostanze aggravanti, leda l’efficacia del presente modello con comportamenti quali:
  4. a) l’inosservanza dell’obbligo di informativa al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding); l’effettuazione, con colpa grave, di false o infondate segnalazioni inerenti alle violazioni del Modello o del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione;
  5. b) la violazione delle misure adottate dall’Associazione volte a garantire la tutela dell’identità del segnalante; la reiterata inosservanza degli adempimenti previsti dalle prescrizioni indicate nel presente modello, nell’ipotesi in cui riguardino un procedimento o rapporto in cui è parte la Pubblica Amministrazione (ivi comprese le Autorità Sportive).
  6. Incorre nel provvedimento disciplinare della sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un massimo di 15 giorni il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile la multa non eccedente l’importo di 5 ore della normale retribuzione e/o effettui, con dolo, false o infondate segnalazioni inerenti alle violazioni del Modello Organizzativo e del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione e/o violi le misure adottate dalla Società volte a garantire la tutela dell’identità del segnalante così da generare atteggiamenti ritorsivi o qualsiasi altra forma di discriminazione o penalizzazione nei confronti del segnalante.
  7. Incorre nel provvedimento disciplinare della risoluzione del contratto senza preavviso il collaboratore che eluda fraudolentemente le prescrizioni del presente modello attraverso un comportamento inequivocabilmente diretto alla commissione di uno dei reati ricompreso fra quelli previsti e/o violi il sistema di controllo interno attraverso la sottrazione, la distruzione o l’alterazione di documentazione ovvero impedendo il controllo o l’accesso alle informazioni e alla documentazione agli organi preposti, incluso il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni in modo da impedire la trasparenza e verificabilità delle stesse.

Sanzioni nei confronti dei volontari

 Nei confronti dei volontari dell’ASD, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:

1- richiamo verbale per mancanze lievi;

2- ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto 1;

3- allontanamento dalle strutture di allenamento e gara per un periodo non superiore a 15 giorni;

4- allontanamento dalle strutture di allenamento e gara per un periodo non superiore a 1 anno;

5- rescissione del rapporto di volontariato e, in caso di volontario socio dell’Associazione, radiazione dello stesso.

Ai fini del precedente punto si rimanda al punto 3 della sezione “Sanzioni nei confronti dei collaboratori retribuiti”.

Obblighi informativi e altre misure

 L’ASD è tenuta a pubblicare il presente modello e il nominativo del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni (Responsabile Safeguarding) presso la sua sede e le strutture che ha in gestione o in uso, nonché sul sito istituzionale.

Al momento dell’adozione del presente modello e in occasione di ogni sua modifica, l’ASD deve darne comunicazione a tutti i propri tesserati, associati e volontari. L’ASD deve informare il socio/a/tesserato/a o eventualmente coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti, del presente modello e del nominativo e dei contatti del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni.

L’ASD deve dare immediata comunicazione di ogni informazione rilevante al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, al Garante per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie – Safeguarding Office dell’ENTE di Affiliazione, nonché all’Ufficio della Procura federale ove competente.

L’ASD deve dare diffusione presso i propri soci/tesserati/e di idonee informative finalizzate alla prevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione nonché alla consapevolezza dei tesserati in ordine a propri diritti, obblighi e tutele.

L’ASD deve prevedere adeguate misure per la diffusione o materiali informativi finalizzati alla sensibilizzazione e alla prevenzione dei disturbi alimentari negli sportivi.

L’ASD deve prevedere un’adeguata informativa ai soci/tesserati/e o eventualmente a coloro esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti, con riferimento alle specifiche misure adottate per la prevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione in occasione di manifestazioni sportive.

L’ASD deve dare comunicazione ai soci/tesserati/e o eventualmente a coloro esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti di ogni altra politica di safeguarding adottata dall’ENTE di Affiliazione.

 

Campionati Regionali Individuali Assoluti di Atletica Leggera – Sempre sugli scudi i nostri atleti!

Federico Vitali

 

Lo scorso fine settimana, del 13 e 14 Luglio, si sono svolti i Campionati Regionali Individuali Assoluti di atletica leggera presso la pista comunale di Fermo.
Molti gli atleti dell’Atletica Avis Macerata arrivati a podio: inizia in bellezza Federico Vitali nei 400m, chiusi in 47.78, tempo che gli vale il primato personale, di ben 4 decimi, e il primo posto in classifica. Nei 400m donne, la sorella di Federico, Giorgia Vitali conquista la medaglia di bronzo con il tempo di 1:05.86, anch’esso rimato personale.

Giorgia Vitali

Nella distanza dei 1500m l’Avis Macerata ricopre sia secondo che terzo posto, rispettivamente con Marsel Provenziani (4:07.54 Personal Best) e Niccolò Rubini (4:07.80 PB), mentre è argento per Beatrice Costantini, con 5:20.55.
Achille Natali (secondo posto, 1:59.51 PB) e, di nuovo, Marsel Provenziani (terzo posto, 2:00.57 PB) spiccano negli 800 metri; nella stessa distanze, ma femminile, Elisa Scattolini chiude con un tempo di 2:33.58 aggiudicandosi il terzo posto.
Nelle staffette 4×100 sia la squadra maschile – Ettore Pianesi, Francesco Perticarini, Matteo Vitali e Mattia Bettucci (44.87 il loro crono) – che quella femminile – Sara Stagi, Anna Mengarelli, Ambra Compagnucci, Serena Mazzoni (51.32) – ottengono la medaglia di bronzo, risultati importanti nella grande corsa per la qualificazione ai Campionati Italiani di Società U23.
E, per chiudere con i podi delle competizioni in pista, Sofia Marchegiani, nei 400hs, nonostante il lungo periodo di pausa per problemi fisici, conclude la sua performance in 1:14.18 (medaglia d’argento), portando anche in questo caso punti importanti alla società.

Sofia Marchegiani

Nelle pedane, è oro per Gabriele Bondi nel salto con l’asta Uomini, con una misura di 4.00m. Nel salto triplo, argento per Francesco Pianesi (11.83 m), mentre, nella classifica femminile, un altro oro grazie a Serena Mazzoni, con la misura di 12.00 m (sua seconda miglior prestazione in carriera). Nel salto in lungo, sempre Serena Mazzoni si aggiudica il terzo posto (5.42 m)
Nel lancio del disco sono entrambi avisini gli atleti che hanno raggiunto il secondo posto: Riccardo Stagnaro, con la misura di 39.03 m, e Chiara Marangoni, con 36.23 m. Bronzo, invece, per Giovanna di Benedetto, che lancia il martello a 37.64 m.
Un fine settimana particolarmente intenso e un medagliere molto florido per l’Atletica Avis Macerata, il cui più grande merito, come ogni anno, è quello di aver portato una squadra completa e in ottima forma anche a questi Campionati Regionali Assoluti, una squadra ancora più coesa grazie al grande sforzo comune per ottenere i punti necessari al difficile accesso al Campionato U23.

Di Margherita Forconi

Foto Maurizio Iesari

staff. 4X100 Francesco Perticarini, Ettore Pianesi, Mattia Bettucci, Matteo Vitali
4×100 F – Anna Mengarelli, Serena Mazzoni, Sara Stagi, Ambra Compagnucci
Serena Mazzoni
Niccolo’ Rubini
Marsel Provenziani
Giovanna Di Benedetto
Elisa Scattolini
Chiara Marangoni
Beatrice Costantini
Achille Natali e Marsel Provenziani