Un pomeriggio normale, che normale non era.
25 maggio, di nuovo allo stadio di atletica dopo quasi 3 mesi di vuoto, di progetti congelati e di ansia chiusa dentro gli schermi dei pc o degli smartphone.
Dietro i volti coperti dei ragazzi tornano emozioni e sogni. E con i sorrisi una gioia contenuta , forse per il timore che qualcosa o qualcuno torni a riprendersi le loro speranze.
Ma è proprio in quelle speranze che può crescere lo slancio per una sfida che noi adulti non abbiamo saputo sostenere, e che forse loro non potranno rimandare: dare un’idea , una passione nuova ad un mondo troppo debole e malato, troppo diviso e diseguale.
Allora Ragazzi coraggio, iniziate a pensarci….fin dalla prossima gara. In bocca al lupo.